L'ex direttore della Reggia di Caserta nella giunta Bonaccini
Nella nuova giunta designata dal salvatore del Pd, Stefano Bonaccini, riconfermato presidente dell’Emilia Romagna, lo attendono tutti al varco. Perché per Mauro Felicori è un ritorno a casa: dopo che aveva lasciato il Comune di Bologna per andare a dirigere la Reggia di Caserta. E perché nei tre anni e rotti nel palazzo reale vanvitelliano (arrivò l’8 ottobre 2015, è andato via il 31 ottobre 2018) considerato il più bello del mondo, ha più che raddoppiato i visitatori, triplicato gli esercizi turistici, dando speranza a un territorio altrimenti devastato. Nonostante si sia scontrato anche con lobby di potere ed enclavi politiche smantellate senza indugi, creandosi numerosi nemici, che spesso poi non gli hanno dato tregua. Come accaduto nell’applicazione ferrea della legge sul suo pensionamento. La domanda in Emilia Romagna, dove entra in giunta anche la vicepresidente Elly Schlein, che si occuperà del welfare e delle politiche per il clima, è se tutto ciò si ripeterà anche all’ombra della torre degli asinelli.
Leggi l'intervista di Luigi Ferraiuolo su Il Riformista