Violerebbe trattati internazionali con cui l’Italia si è impegnata nella lotta alla corruzione
L’abolizione dell’abuso d’ufficio è incostituzionale, perché viola i trattati internazionali con i quali l’Italia si è impegnata nella lotta alla corruzione. Dopo le ordinanze di otto tribunali, da Catania a Busto Arsizio, che hanno sollevato la questione di legittimità davanti alla Consulta sulla decisione del governo Meloni di cancellare dal Codice penale il reato, è la Corte di Cassazione a rivolgersi ai giudici; nell’udienza del 7 maggio potrebbe essere discusso anche questo ricorso. Intanto, la Cassazione ha sospeso il giudizio sulla posizione del segretario comunale di un piccolo comune della Campania, condannato per aver sancito la decadenza dalla carica di un consigliere comunale prima dell’abrogazione della legge.
I profili di incostituzionalità
I giudici si rifanno agli articoli 11 e 117 della Costituzione in riferimento alla cooperazione tra gli Stati e alla potestà legislativa vincolata «dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali». La Cassazione, citando proprio le sentenze della Consulta, delinea anche l’ambito nel quale si può proporre il sindacato di legittimità costituzionale in materia penale, senza violare l’articolo 25 della Costituzione, che riserva al solo Legislatore la definizione dell’area di ciò che è penalmente rilevante.
La Corte osserva come la stessa Consulta nel 2018 abbia precisato: «Può venire in considerazione la necessità di evitare la creazione di “zone franche” immuni dal controllo di legittimità costituzionale, laddove il Legislatore introduca, in violazione del principio di eguaglianza, norme penali di favore, che sottraggano irragionevolmente un determinato sottoinsieme di condotte alla regola della generale rilevanza penale».
La mossa del Governo
Per evitare un vuoto normativo e dare comunque una risposta a chi sollevava dubbi sull’abrogazione dell’abuso d’ufficio, il Governo ha introdotto il nuovo reato di indebita destinazione di denaro o cose mobili. Allo stesso tempo, ha modificato il reato di traffico di influenza illecite, con l’innalzamento la pena da un anno a un anno e sei mesi.
Tisma
A.R.