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Equo compenso, doppio lavoro e Codice nel Manifesto di Fondazione InarCassa
Pianeta professioni
19 Febbraio 2018

Equo compenso, doppio lavoro e Codice nel Manifesto di Fondazione InarCassa

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L’annuncio è del presidente Egidio Comodo, intervenuto a un convegno a Napoli

Anche Fondazione Inarcassa presenterà un manifesto ai partiti in vista delle Politiche. L’annuncio è del presidente Egidio Comodo, intervenuto a un convegno a Napoli, promosso dall’Università “Federico II”. Il manifesto ruoterà intorno ai temi cari a Fondazione InarCassa, come equo compenso, doppio lavoro e Codice degli appalti.

Equo compenso
L’equo compenso è stato introdotto con un emendamento alla Legge del Decreto fiscale 148/2017. Prevede che il corrispettivo delle prestazioni professionali sia proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione. La disposizione si applica ai professionisti iscritti agli ordini e ai collegi, quindi ad avvocati, ad architetti e a ingegneri. L’estensione dell’equo compenso ai professionisti tecnici è stata una battaglia combattuta (anche) da Fondazione InarCassa, ma vinta a solo metà: ha evitato la guerra al ribasso dei prezzi e il deperimento della qualità progettuale e potrebbe favorire i giovani professionisti, che sempre scontano uno squilibrio nei rapporti contrattuali. Ha, però, un estensione limitata (banche, grandi imprese e pubbliche amministrazioni) ed è ancora orfana dei decreti attuativi.

Doppio lavoro
Non può esserci tutela e promozione della professione senza una chiara disciplina della questione del doppio-lavoro, con i rischi in termini di conflitto di interesse che questo può comportare. Fondazione InarCassa considera corretto il principio e ne chiede il rispetto per tutti coloro che risultino dipendenti della pubblica amministrazione, siano essi full time che part-time. Lo chiedono per il futuro degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti.

Codice degli Appalti
Sul Codice Fondazione InarCassa è tra coloro, e sono in tanti ormai, che ritengono che l’innovazione delle regole non possa comportare meccanismi farraginosi e rallentamenti delle dinamiche amministrative delle stazioni appaltanti.

Tags: Codice degli appalti , Progettazione
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