Per corrotti e corruttori pene severe, Daspo e agente provocatore
«Rafforzare l’Autorità anticorruzione!».
Ha ragione Mauro Salerno di Edilizia e territorio: il potenziamento dell’Anac è una delle proposte meglio definite nel contratto di governo siglato da Luigi di Maio del Movimento 5 Stelle e da Mattero Salvini della Lega.
Il proposito è contenuto nel capitolo dedicato alla lotta alla corruzione, in cui il conferimento dei “superpoteri” all’Autorità di Raffaele Cantone è presentato come un passaggio chiave, accanto alla definizione di «una severa ed incisiva legislazione anticorruzione». Lo scopo è «consentire un rilevante recupero di risorse indebitamente sottratte allo Stato e, nel contempo, rilanciare la competitività del Paese». La strategia, si legge nella bozza, sarebbe volta a favorire «una reale concorrenza nel settore privato» di cui dovrebbero beneficiare in particolare «le piccole e medie imprese».
Tra le misure indicate, l’aumento delle pene, il Daspo per corrotti e corruttori, l’introduzione della figura dell'agente sotto copertura e, in presenza di elementi probanti, dell’“agente provocatore”, per favorire l'emersione dei fenomeni corruttivi nella Pubblica amministrazione».
L’idea del provocatore, si sa, piace molto dall’ex pm di “Mani pulite” Piercamillo Davigo, mentre crea perplessità proprio a Cantone. Vedremo!