Via libera della commissione bilancio del Senato all’imposta del 6% su ricavi digitali.
L'emendamento alla manovra è stato approvato ieri mattina, corredato dalla relazione tecnica, da cui si evince che il gettito atteso dalla nuova imposta del 6% sulle transazioni digitali è pari a 114 milioni di euro annui a partire dal 2019, anno di entrata in vigore. Di conseguenza, il finanziamento del Fondo per le esigenze indifferibili passa nel 2019 da 330 milioni a 444 milioni di euro.
L'ultima versione, riformulata e approvata, prevede l'esclusione dall'imposta delle imprese agricole e dei soggetti che hanno aderito al regime forfetario o al regime di vantaggio per i contribuenti di minore dimensione. Come annunciato, non saranno più le imprese a operare da sostituti d'imposta ma gli intermediari finanziari, a partire dalle banche.
Entro il 30 aprile 2018 il ministero dell'Economia dovrà emanare un decreto ad hoc per individuare i servizi da sottoporre all'imposta.