Risorse da liberare con la partecipazione dell’Europa, del settore pubblico e dei privati.
«Ci sono 250 miliardi di risorse da liberare in cinque anni con la partecipazione dell’Europa, del settore pubblico e dei privati».
Dalle Assise Generali di Verona, Confindustria propone un piano di medio termine al dibattito politico in vista del 4 marzo. Gli affetti sarebbero straordinari: 1,8 milioni di occupati in più, una riduzione di più di 20 punti del rapporto debito/Pil, una crescita cumulata per Pil reale vicino a 12 punti percentuali, una crescita dell'export consistentemente superiore alla domanda mondiale. Il piano è molto ambizioso, ma indica anche dove attingere le risorse per attuarlo.
«Vogliamo che in questo Paese si recuperi buon senso e pragmatismo», ha dichiarato il presidente degli industriali Vincenzo Boccia. «Le elezioni potrebbero restituire un quadro confuso. Se non si hanno le idee chiare, l’Italia rischia di diventare l’anello debole dell’economia nell’eurozona», ha avvertito Boccia.