Fino al 14 giugno, una raccolta fondi per distribuire oltre 2 milioni di pasti alle famiglie in difficoltà
«La fame non va in vacanza». Ultimi giorni per partecipare alla raccolta fondi promossa dal Banco Alimentare, la cui campagna ha il volto della conduttrice e scrittrice Andrea Delogu, protagonista dello spot di lancio.
2 euro per 28 pasti
Fino al 14 giugno si potranno donare 2 euro con un SMS al numero solidale 45587 da cellulare personale WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali; il valore della donazione sarà di 5 o 10 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali o di 5 euro per ogni chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile. Bastano 2 euro per aiutarci a recuperare e distribuire attraverso le strutture caritative convenzionate 28 pasti, che finiranno sulla tavola delle tante persone che nel periodo estivo, con le città più vuote e le mense scolastiche chiuse, si troveranno in crisi.
Gli obiettivi del Banco
Banco Alimentare punta a distribuire nei prossimi mesi alimenti per 2 milioni di famiglie, grazie alle oltre 7.500 strutture caritative convenzionate. Si potrà sostenere la campagna fino alla fine di agosto tramite le marmellate solidali sul sito www.bancoalimentare.it, facendo una donazione a Bancoalimentare.it/donaora o sulla piattaforma di crowdfunding forfunding.intesasanpaolo.com cercando i progetti di Banco Alimentare.
Sono le famiglie a soffrire maggiormente le conseguenze della crisi causata dalla pandemia: l’incidenza della povertà assoluta in questa categoria è passata dal 9,2% all’11,6% e tocca oltre 2 milioni di famiglie, per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni, 1 milione in più rispetto all’anno precedente. Colpite sono soprattutto le famiglie con bambini a carico: 200mila minori nel 2020 sono scivolati nella condizione di povertà estrema, per un totale di oltre 1,3 milioni.
L’appello del presidente Bruno
«In questo ultimo anno – dichiara Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus –, molte persone si sono trovate per la prima volta a dover chiedere un aiuto alimentare. L’estate si avvicina, e se per molti coincide con un periodo di riposo e di gioia, per tanti aumenta, invece, la solitudine e il disagio, con le città che si svuotano e il senso di solitudine e abbandono che aumenta. Le categorie più esposte sono le più fragili e meno visibili: bambini e minori. Parliamo di migliaia di famiglie che erano sempre riuscite a tirare avanti con lavori precari o lavori in nero, soprattutto in quei settori che dalla pandemia sono usciti gravemente danneggiati. Facciamo appello alla generosità di tutti per continuare a fornire un aiuto costante e un momento di conforto».
340mila bambini aiutati nel 2020
Banco Alimentare ha risposto in modo importante alle difficoltà derivanti dalla crisi, superando nel 2020 le 100mila tonnellate di cibo recuperato, che è stato distribuito dalle strutture caritative convenzionate a oltre 1,7 milioni di persone, di cui 340mila minori. Agli alimenti recuperati dalla filiera agroalimentare (agricoltura, industria, trasformazione, distribuzione e ristorazione) si aggiunge quanto proviene dai piani di intervento sociale della UE, dal Fondo nazionale e quelli donati dai cittadini durante la Giornata nazionale della Colletta alimentare.
Claudio Lombardi