Accolte le indicazioni del Consiglio di Stato: esclusione «extrema ratio»
Prevenire il rischio di conflitto di interesse.
L’Autorità anticorruzione ha pubblicato le nuove Linee-guida 15: il documento, di natura non vincolante, definisce il campo di applicazione delle regole sul conflitto di interessi contenute nel Codice degli appalti, all’articolo 42, e offre, tra l’altro, una tabella con cui le stazioni appaltanti potranno orientarsi nella caccia alle situazioni di rischio e, quindi, prevenirle.
Il punto più importante delle linee-guida riguarda il comportamento da tenere nei confronti delle imprese in caso ci si trovi di fronte a una situazione di potenziale conflitto. Al riguardo, l’Anac, presieduta da Raffaele Cantone, si è adeguata all’indicazione arrivata dal Consiglio di Stato, secondo cui la soluzione del conflitto di interesse non può passare per la scorciatoia dell’esclusione dalla gara delle imprese a rischio. Per questo motivo l'Autorità ha riformulato il passaggio, contenuto nella bozza, in cui si consentiva l'esclusione dei concorrenti. Ora, questa ipotesi viene prospettata soltanto come «extrema ratio», applicabile solo quando sono impossibili sia la sostituzione del soggetto che versa nella situazione di conflitto di interesse, sia l’avocazione dell'attività al responsabile del servizio, sia il ricorso a formule organizzative alternative previste dal Codice.
L'impossibilità di sostituire il dipendente, di disporre l'avocazione o di ricorrere a formule alternative deve essere, però, assoluta, oggettiva, motivata e dimostrata.