Il rito della benedizione è stato officiato dall’arcivescovo Andrea Bellandi
Vicini a chi resta, nel rispetto di chi va. Il 28 luglio, ha aperto i battenti Mater Bellizzi, il nuovo Tempio di cremazione della provincia di Salerno pensato per offrire un servizio di valore, dignitoso e sostenibile a chi si rivolge alla cremazione. È il secondo tempio in Campania a marchio Mater Cremazioni ed è stato progettato dalla società di ingegneria Progeca.
Si trova nel cimitero di Bellizzi
Il tempio è situato all’interno del cimitero di Bellizzi “Tempio della Pace”, in via Antico Cilento 13 A. Il primo lotto dell’area cimiteriale è stato inaugurato sabato 26 luglio dal sindaco Mimmo Volpe e dai vertici della Columbarium, società concessionaria della progettazione, della costruzione e della gestione del cimitero e del tempio crematorio. Il rito della benedizione è stato officiato da Andrea Bellandi, arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, assistito dal parroco di Bellizzi, Franco De Crescenzo.
Efficienza e sensibilità umana
Mater Bellizzi gode di una posizione privilegiata che permette di servire un ampio bacino di utenza, che si estende fino alla Basilicata e alla Calabria settentrionale. «Abbiamo ideato una procedura semplice ma accurata che riduce al minimo la burocrazia e abbatte i tempi di attesa che spesso pesano sulle famiglie e sulle onoranze funebri del territorio. Operiamo con estrema flessibilità negli orari, anche nei fine settimana e nei giorni festivi, e prestiamo un servizio che unisce efficienza, qualità e sensibilità umana», dichiara l’ing. Emilio Liquori, amministratore della Columbarium.
Il Sud non può restare indietro
«La città di Bellizzi ha finalmente un cimitero – commenta l’avv. Salvatore Liquori, consulente legale della Columbarium –, un luogo dove si preserverà l’identità e la storia dei bellizzesi; la sepoltura ha un significato civile e spirituale molto importante e non dovrebbero esistere comunità prive di cimiteri. L’amministrazione comunale, nel rispondere a questa esigenza dalla portata storica, è andata oltre, offrendo ai cittadini anche una pratica alternativa alla tumulazione tradizionale e all’inumazione: la cremazione».
Tisma